Kite Festival Magazine 1995

TEMPO DI
AQUILONI

RIVISTA INTERNAZIONALE DI AQUILONISMO

KITETIME
The International Kite Magazine

GUGLIELMO MARCONI
100 YEARS

SAMPLE OF INTERNATIONAL PUBLICITY
SEE PAGES 24-39

DESTINATION
NAPIER
WORLD KITE FESTIVAL

I festival francesi   The french Festivals
Urbino, città ducale   Urbino, Ducal City
Chioggia, gli aquiloni in laguna   Chioggia: Kites on the Lagoon
Gli urvinati volanti   The flying  ”Urbinats”
Cervia: festival mondiale   Cervia:World Festival
Cagli – progetto del vento   Project of the Wind
Buggy che passione   Buggy Corner

Rivista trimestrale   numero 1   anno 1   gennaio   marzo 1995   sped. in abb. post. 50%   L. 12.000

FOTO FRANCO MAMMANA   NAPIER, MARZO 1995

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DESTINATION
NAPIER
WORLD KITE FESTIVAL

“Mi piacerebbe raccontarvi…”

“Mi piacerebbe raccontarvi qualcosa del Pacifico. L’oceano senza fine. La miriade di briciole di corallo che chiamiamo isole. I cocotier deliziosamente chinati verso l’oceano. I reef sopra cui le onde si frangono in mille spruzzi di schiuma. E le lagune interne, belle oltre ogni immaginazione. Mi piacerebbe raccontarvi dell’umida giungla, della luna piena che sorge sopra i vulcani, e dell’attesa. L’attesa. l’eterna, ripetitiva attesa…”

Così scrive James Michner nel suo libro “South Pacific” ed è in questo contesto che si inserisce la splendida Nuova Zelanda. Essa, in un mondo sempre più inquinato e sovrappopolato, si distingue per la sua purezza e la sua tranquillità.

“L’ottava meraviglia del mondo”? Così la definì Kipling e così è considerata. La Nuova Zelanda è la poliedricità in assoluto: le sue isole poste di fronte alla parte meridionale dell’Australia, sono solo uno dei tre vertici della Polinesia, il paese più popolato, forse quello più moderno, ma senz’altro il più atipico dell’intero Pacifico.

In essa si uniscono i riflessi argentei dei laghi alpini con le profondità del mare che la circonda completamente. Il tutto in uno scenario di verdi pascoli, punteggiati da numerose pecore e da gaysers e soffioni con suollo sfondo maestosi picchi innevati.

Un paese che non finisce mai di stupire i suoi visitatori: un popolo genuino ed accogliente con un rispetto unico per l’ambiente; una natura selvaggia ed affascinante; stupende distese di spiagge bianche e deserte, spettacolari attività vulcaniche, foreste verdi e lussureggianti che invitano a lunghe e rilassanti passeggiate. Moderne e cosmopolite città immerse nella loro limpida atmosfera.

Ma soprattutto la Nuova Zelanda è la terra dei Maori, un popolo antico che si è insediato da circa dodici secoli ed ha stabilito con il suo territorio un cordone mai spezzato nel quale convive tranquillamente con gli altri popoli immigrati di origine quasi sempre inglese.

Queste caratteristiche rendono il giovane Paese una destinazione ideale durante tutto l’anno, specialmente se abbinata ad un evento aquilonistico come il festival di Napier nell’isola del Nord.

E’in queste occasioni che si scopre un Paese ove serenità ed amicizia sono ancora grandi valori della vita.

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Ali bianche di Ron e Sandra Gibian sopra la baia dei Falchi

White wings by Ron e Sandra Gibian above Hawks [Hawke’s] Bay

Se il Festival di Napier si è realizzato tutto è dipeso dall’efficienza e dalla simpatia dei coniugi With I quali si sono prodigati per mettere a proprio agio tuttli gli intervenuti. Questa è stata la riuscita realtà di un Festival che, grazie a loro, resterà indelebile nella memoria.

Thanks to James and Judy White the Napier Festival turned out to be a great success, managing to put all present at ease with their warm hospitality.

“I would like to tell you…”

“I would like to tell you something about the Pacific.

The ocean without end.

The myriad of crumbs of coral which we call islands. The “cocotier” (coconut pickers delightfully stooping towards the ocean. The reef on which the waves break in sprays of foam. And the lagoons, beautiful beyond all imagination. I would like to tell you about the humid jungle, of the full moon that shines on the volcanoes, and the awaiting. The awaiting. The eternal, repetitive awaiting…”

This is what James Michner [Michener] writes in his book “South Pacific” and it is in this context that we see splendid New Zealand. In this world, more and more polluted and over populated, it distinguishes itself for its purity and tranquillity.

“The eighth wonder of the world”? This is how Kipling defined it and this is how it is considered. The silver reflections of the alpine lakes unite themselves with the depth of the sea which surrounds it completely, in a scenery of green pastures, dotted by the numerous sheep and dandelions, with a background of majestic peaks covered in snow. A country which never stops amazing its visitors: Its genuine and friendly population, with an utter respect for nature; which is wild and fascinating;

magnificent stretches of white and desert beaches, spectacular volcanic activities, green and luxuriant forests, which invite you to take long and relaxing walks. Modern and cosmopolitan cities, immersed in their limpid atmosphere.

But most of all New Zealand is the land of Maori, an antique population that settled here about twelve centuries ago, and live peacefully with the rest of the population, mainly of English decent [descent].

These characteristics make New Zealand an ideal destination throughout the whole year, especially if combined with the special kiting event held in Napier in the North Island.

It is in these occasions that we discover a country where serenity and friendship are still represent great values in life.

Da un lontano passato, canti, costumi ed usanze sono riproposti perché il mondo moderno non dimentichi

From an ancient past, music, songs and customs, remain in the present.

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DESTINATION
NAPIER
WORLD KITE FESTIVAL

Nel febbraio del 1931 Napier è stata rasa al suolo da un terremoto di inaudita violenza. In quell’occasione sono emersi 2000 ettari di fondale marine che è stato destinato ad accogliere la nuova zona industriale della città.

Negli anni ’30 la ricostruzione è stata improntata secondo lo stile allora dominante e fu così che tantissimi edifici dell’epoca portano l’impronta dell’art decò. Tutto ciò è tutt’oggi visibile, specie sul lungomare, uno dei più belli della nuova Zelanda poiché è proprio là che vi è la maggior concentrazione di esempi costruttivi di questa architettura.

I turisti trovano posto all’ombra per i loro picnic, il mercatino, l’auditorium, il kiwi house, ecc.

Appena fuori della città, non si può fare a meno di percorrere la “rotta del vino”. Una lunga teoria di vigneti che danno un ottimo prodotto locale. In alcune fattorie è possibile la visita, l’assaggio del vino e un ottimo pranzo.

Napier è al centro di un’ampia baia chiamata Hawke’s Bay, la Baia dei Falchi, rinomata per gli ampi frutteti che la circondano e per i mercati in cui si vendono i prodotti della terra tanto che questa zona è conosciuta come “Il cesto di frutta della Nuova Zelanda”.

Ma la somma di tutte queste bellezze non arriva al vero pregio di questa città che è il suo rendersi disponibile verso il turista straniero. I suoi abitanti hanno dell’ospitalià un vero culto e tutti sono in grado di mettere a proprio agio ogni visitatore. Di questa caratteristica ne abbiamo avuta la prova in occasione della nostra visita all’ultimo Festival aquilonistico.

A James e Judy White, veri campioni di ospitalità, inviamo oltre che il nostro ricordo anche il nostro fervido grazie per averci reso felici in una terra così lontana e così amabilmente diversa dalla nostra.

Loretta

La capitale dell’art decò

Un tipico edificio stile art decò.
A typical Art Decò building

Ron Spaulding, il responsabile dell gruppo tailandese che, per la particolarità delle sue realizzazioni, è sempre al centro dell’attenzione di tutti.
Ron Spaulding, of the Thailand Group, always the centre of attraction!

LA RICETTA NEOZELANDESE

PAVLOVA ROLL

Ingredienti:

4 albumi d’uova,
2 cucchiai di aceto,
1 cucchiaino di fecola di patate,
8 cucchiai di zucchero,
noce di cocco grattugiata
o mondorle tritate,
300 ml. di panna.
Montate le chiare d’uovo, aggiungete la fecola di patate e sbattere leggermente.
Aggiungere l’aceto, 6 cucchiai di zucchero e continuare a sbattere fino a che il tutto non prende consistenza quindi aggiungere I restanti 2 cucchiai di zucchero.
Spalmare l’impasto su una teglia dopo aver posto sul suo fondo un foglio di carta da forno.
Cospargere la noce di cocco o le mandorle tritate.

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Art deco capital of the world

In February 1931 Napier was rocked by a tremendous earthquake, which virtually demolished the city. Over 2000 hectares of seabed became dry land, which was then developed for residential and industrial use, and much of which is now rich farm land.

The city was rebuilt in the 30s, giving birth to the Art Deco flavour, which today makes Napier renowned throughout the world, attracting thousands of overseas visitors each year. The Marine Parade, a splendid esplanade along the seashore, offers entertainment for all ages. Well laid out lawns, gardens and shaded picnic areas, the Kiwi house, an illuminated fountain, and a craft market which is held at weekends.

The Hawke’s Bay region has the reputation of producing some of New Zealand’s finest wines, with over 18 vineyards. A must for every tourist visiting Napier is the “Wine Trail”, where it is possible to taste and purchase “wines, whilst experiencing the wonderful scenery of Hawke’s Bay.

This region boasts a number of orchards as well and is known as the “Fruit Bowl of New Zealand”.

But besides all this beauty, what really makes Napier stand out is the warmth and hospitality of its inhabitants. Always willing to help and to make you feel at ease whatever the circumstance.

To James and Judy White, real “champions of Hospitality”, whom we wish to thank for having made our stay so pleasant, in a land so far and so very different from ours.

Good luck!

Loretta

Il sindaco di Napier e signora sfogliano una copia della rivista “Tempo di Aquiloni” presentata in forma ufficiale nell’area del Pacifico dal nostro editore.

The Major of Napier and his wife page through a copy of the magazine “Tempo di Aquiloni” presented officially in New Zealand, by our editor.

PAVLOVA ROLL

Ingredients: 4 egg whites, 2 tsp. vinegar, 1 tsp. cornflour, 8 tblsp. sugar, toasted coconut or slivered almonds or hazelnuts, 300 ml. cream.
Whip egg whites, add cornflour and beat slightly.
Add vinegar still beating.
Add 6 tbsp. of the sugar and beat until stiff and glossy.
Fold in last 2 tbsp. sugar.
Spread mixture evenly into a sponge roll container lined with paper towel.
Sprinkle with coconut or almonds.
Microwave on high for 3 mins.
Have paper ready sprinkled with castor sugar.
Tip Pavlova onto this and gentry peel off paper.
Cool slightly, spoon fruit (raspberries, or crushed pineapple or kiwi fruit) and spread with whipped cream.
Roll up along side and chill in fridge overnight or at least 2 hours.

Dale Cowie, New Zealand

Original digital file

WhiteJP2063_Aquiloni.pdf

Non-commercial use

Attribution-NonCommercial 3.0 New Zealand (CC BY-NC 3.0 NZ)

This work is licensed under a Attribution-NonCommercial 3.0 New Zealand (CC BY-NC 3.0 NZ).

 

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Description

Excerpts from “Tempo Di Aquiloni”

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Format of the original

Leaflet (1-8 pages)

Date published

1995

People

  • Dale Cowie
  • Ron Spaulding
  • James White
  • Judy White

Accession number

555504

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